martedì 29 agosto 2023

Ci siamo quasi

Sono passati lunghi mesi dall'ultima volta che ho tracciato le mie parole su questo blog, e questo mi rattrista profondamente. Nel corso di questo periodo, il flusso della vita ha portato con sé un turbine di avvenimenti. Tra essi, un primo concorso, risalente al 29 ottobre 2019, i cui esami scritti si sono tenuti nel 2020 in piena pandemia di COVID-19, per l'ambito ruolo di magistrato ordinario. Una sfida titanica, in cui il mio cammino si è fermato alle porte degli scritti, un destino condiviso da migliaia di anime desiderose di varcare quella soglia. Non desidero applicare acriticamente l'assioma del "mal comune mezzo gaudio". Dopotutto, gli assiomi sono fulcri incontestabili, non necessitano di dimostrazione, né possono esserlo. Ciò che è certo, è che in quella tornata, la Commissione è stata implacabile, forse eccessivamente. Il risultato? I posti disponibili non sono stati tutti occupati, soltanto 220 anime coronate dal successo.

Ma aspettate, c'è dell'altro. In quella circostanza, il presidente stesso della Commissione ha osato proferire a gran voce, in un'intervista, che tutti i partecipanti a quel concorso erano ignoranti e incapaci di esprimersi per iscritto. Avrebbe dovuto astenersi da uno spettacolo così vano e umiliante, risparmiando così affronti gratuiti a coloro che ambivano a dimostrare il proprio valore. Poiché, lasciatemelo dire, tra quei candidati c'erano avvocati navigati, menti brillanti della cattedra universitaria e plurilaureati, individui intrisi di sapere e competenza. Non si sarebbe certo dovuto esternare in tale modo, preferisco usare termini garbati, anche se il "modo" sembrava esser mancato.

Vi racconto ciò che alcuni, biechi intenti sempre accurati nel mirare al cuore della verità, affermano: questa Commissione era in aperto contrasto con il Ministro della Giustizia per ragioni che non sto qui a spiegare, e avrebbe abbracciato tali atteggiamenti negativi per spargere veleno sul terreno ministeriale. Persino i bambini si astengono da simili comportamenti, è quanto mi pare decente dire in questo momento.

Tuttavia, lasciatemi concludere. Ho riprovato, ho sfidato il destino. Nel 2021 ho affrontato nuovamente il concorso per 500 posti da magistrato ordinario. Luglio 2022 è stato l'epicentro degli scritti, e ancor oggi attendiamo che le valutazioni delle prove tracciate si completino. Mese dopo mese, la Commissione pubblica numeri che tessono la trama dei corretti e degli idonei. Siamo vicini, lo sento. Stimo che entro fine settembre o ottobre si dischiuderanno le porte per coloro che hanno superato questo scoglio cruciale. Un traguardo che si rivela decisivo nell'ascesa verso la Magistratura, perché la selezione è spietata e decisa. Coloro che trionferanno nei colloqui orali saranno numerosi, così ci si aspetta, giacché le percentuali di caduta sono esigue, rispetto al quadro generale. I numeri, lasciatemelo dire, sono fonte di conforto e fiducia. Continuo a nutrire la speranza con ardore.

Raccolgo dunque alcune cifre per contornare questa sfida titanica: le domande presentate, una folla di 14.000 aspiranti. Alla prova scritta si sono presentati circa 6.000 audaci, poiché questo concorso è ben noto per la sua ostica natura, non solo come test da superare, ma come un trittico di sfide ardue da affrontare e conquistare. Tuttavia, solamente 3.600 guerrieri sono riusciti a completare i tre scontri scritti, spalmati in altrettanti giorni di prova. E tra questi, io mi annovero. Da qui, l'inizio del lungo cammino di correzione.

Gli ultimi dispacci del sito ministeriale suonano così: "Fino al 31 luglio 2023, la commissione ha esaminato 3037 buste, ciascuna contenente tre elaborati. 532 candidati sono risultati idonei." Mancano ancora poco più di 500 scrutini, ma considerando che la Commissione ha operato a una media di circa 300 al mese, è plausibile attendersi che ottobre sia portatore di verità. Non può che farmi piacere il fatto che gli idonei abbiano già superano in numero i posti messi in palio dal concorso. È una promessa che accende le speranze, almeno le mie. Ciò in quanto la Commissione è autorizzata a promuovere il 20% in più dei posti disponibili, un toccasana per lenire la cronica penuria di magistrati.

Il mio impegno, cari lettori, sarà continuare a tenervi aggiornati sulla mia corsa verso questa sfida titanica.

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